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Home » Eventi » JOSEPH BEUYS. IL TAMBURO DELLO SCIAMANOCasa del Mantegna, Mantova

JOSEPH BEUYS. IL TAMBURO DELLO SCIAMANO

Casa del Mantegna, Mantova

 19 giugno – 29 agosto 2021

A CENTO ANNI DALLA NASCITA opere multipli documenti video

Grande successo di pubblico alla Casa del Mantegna per la mostra Joseph Beuys. Il tamburo della sciamano. La manifestazione, che celebra uno dei più straordinari protagonisti del secolo scorso, inaugurata presso la Casa del Mantegna, a Mantova, registra una forte partecipazione anche ai numerosi eventi collaterali, ideati per rendere concreta e viva l’idea d’arte beuysiana.
Il progetto, a cura di Antonio d’Avossa e promosso dalla Provincia di Mantova in collaborazione con l’Associazione Flangini, è stato realizzato per il centenario della nascita di Joseph Beuys (Krefeld 1921 – Düsseldorf 1986) che ha segnato la storia dell’arte contemporanea con la sua idea di “Arte Ampliata” e di ”Scultura Sociale”, interpretate in senso antropologico. Con l’esposizione di opere, multipli, materiale documentario, video e con le iniziative collaterali si rende omaggio all’attualità del pensiero di Beuys circa il ruolo dell’artista, l’impegno ambientale, il rapporto tra arte e scienza in un progetto sociale che coniughi la sostenibilità ambientale con l’autonomia collettiva e individuale. Esposti anche manifesti firmati dal Maestro tedesco, cartoline e fotografie.


Grande protagonista della sperimentazione concettuale, l’artista tedesco compendia con Andy Warhol, di cui era amico ed estimatore benché su posizioni diverse, le linee fondamentali dell’arte visiva del secondo dopoguerra. Notissimo in Europa e negli USA dal 1971, ha lavorato ed esposto con notevole intensità in Italia. Legato in un primo tempo a Fluxus, gruppo che intendeva ricreare il senso dell’arte in relazione alla vita, Beuys è sempre stato molto attivo nel proporre temi ecologici e ha dato un contributo essenziale alla fondazione del movimento de I Verdi.. «La difesa della natura di Beuys va letta non soltanto nel senso ecologico, ma principalmente nell’aspetto antropologico: difesa dell’uomo, della creatività, dei valori umani» (A. d’Avossa).

La visita alla mostra, ricca di opere, documenti e video, taluni rari, si sviluppa sui due piani della Casa in un allestimento tematico reso lineare dal supporto di pannelli esplicativi che accompagnano il visitatore nel percorso fino all’opera “La Rosa per la Diretta di Democrazia” (1973), un’opera di intensa, quasi commovente, suggestione, simbolo di una possibile trasformazione, di cambiamento, di rivoluzione pacifica. Tra le molte opere emblematiche esposte “Difesa della Natura”, la perfetta “sintesi del pensiero di Beuys che, parlando attraverso l’arte alla natura e all’uomo…parla attraverso tutti gli uomini liberi e attraverso la natura a un’arte per sempre” ( A. d’Avossa).

Di particolare interesse in mostra la ricostruzione simbolica dell’incidente dell’aereo Stuka JU-87 caduto sul Fronte Russo in Crimea, a causa di un’improvvisa tempesta di neve, nel febbraio 1943. L’artista fu soccorso da una tribù di nomadi Tartari che praticarono una medicina sciamanica di “ricostruzione” ricoprendo il suo corpo di grasso animale e avvolgendolo nel feltro. Successivamente venne trasportato nell’ospedale militare tedesco dove ricevette ulteriori cure. Il contatto con la cultura dei Tartari e lo straordinario episodio vissuto favorirono lo sviluppo dell’idea di un’arte come esperienza salvifica del mondo malato: l’uso del feltro e del grasso, materiali ricorrenti nelle sue “AZIONI”, opere e installazioni, rimanda infatti a quel particolare momento biografico.
L’esperienza non si conclude con la visita in mostra, ma si dilata verso l’esterno in un rapporto immersivo con la natura così come sarebbe piaciuto a Beuys. Ecco perché il 24 luglio nel Giardino della Casa del Mantegna è stata  piantata  UNA GIOVANE QUERCIA in ricordo della famosa opera “7000 EICHEN“, la cui piantumazione fu avviata il 19 giugno 1982 dallo stesso Beuys nella città di Kassel (Documenta 7). I visitatori potranno appendere alla quercia, come ”foglie” colorate,  i foglietti  dei DESIDERI DELLA NATURA, I SUOI PENSIERI, LE SPERANZE, LE DELUSIONI.

E ancora, nella volontà di rendere viva l’idea beuysiana di ARTE = NATURA, parte integrante del progetto espositivo diviene la realizzazione di escursioni nella natura guidate da un gruppo di esperti ambientali sui temi dell’ecologia, dell’inquinamento, del rapporto uomo – natura secondo le suggestioni derivate dall’opera di Beuys, con eventuale arrivo o partenza dalla sede della mostra.
Il progetto, promosso dalla Provincia di Mantova in collaborazione con l’Associazione Flangini, è realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Collectibus srl Società Benefit.

NOTE PER LA REDAZIONE_EVENTI COLLATERALI E INFORMAZIONI
DALLA MOSTRA ALLA NATURA / DALLA NATURA ALLA MOSTRA
Parte integrante del progetto espositivo è la realizzazione di percorsi “immersivi” nella natura, affidati alle guide ambientali della Cooperativa Alkémica, sui temi dell’ecologia, dell’inquinamento e soprattutto sul rapporto uomo – natura secondo le suggestioni suggerite dalla concezione di arte e di vita di Beuys (prenotazione al numero 333 5669382 oppure www.alkemicaonline.it/eventi-alkemica/). Si propongono, con arrivo o partenza dalla mostra, almeno 10  escursioni diurne e notturne secondo il seguente calendario:
Giovedì 24 giugno escursione notturna  con battello a propulsione elettrica sul  Lago Superiore
Venerdì 25 giugno ore 20.30: escursione notturna  con battello a propulsione elettrica sul  Lago Superiore
Sabato 26 giugno ore 17:escursione nel verde intorno a noi (giardini Valentini)
Sabato 26 giugno ore 20.30: escursione notturna  con battello a propulsione elettrica  sul  Lago Superiore
Giovedì 8 luglio ore 21:da zodiaco a zodiaco guidati dalle stelle
Venerdì 9 luglio ore 21escursione notturna con battello a propulsione elettrica  sul Lago Superiore
Giovedì  27 luglio ore 20:Sotto il triangolo estivo
Mercoledì 18 agosto ore 2030:  escursione notturna con battello a propulsione elettrica   sul  Lago Superiore
Giovedì 19 agosto ore 20.30: escursione notturna con battello a propulsione elettrica sul  Lago Superiore
Venerdì 20 agosto ore 20.30: escursione notturna con battello a propulsione elettrica sul  Lago Superiore

SYMPOSIUM  
Nel rispetto delle norme antiassembramento il simposio sarà online: interverranno studiosi e “testimoni”, con introduzione e presentazione del curatore, Antonio d’Avossa. Per data (da definire) e informazioni consultare www.casadelmantegna.it

INCONTRI CON IL PUBBLICO
La mostra è occasione per una riflessione sul percorso artistico e biografico di questo rivoluzionario artista del ‘900. Saranno organizzati due incontri con  la presenza del  curatore, Prof. Antonio d’Avossa.
sabato 24 luglio alle ore 19 incontro dedicato al rapporto di Beuys con arte, ambiente, scienza e natura dal titolo LA NATURA, LA SCIENZA E IL CONCETTO DI ARTE AMPLIATA”. Sala Conferenze Casa del Mantegna.
sabato28 agosto ore 19 “ Joseph Beuys e la Scultura Sociale, dibattito volto a indagare i rapporti politici e sociali nell’opera di Joseph Beuys e nel suo tempo, Interverranno Antonio d’Avossa, critico d’arte, curatore della mostra e di numerose esposizione di Beuys nel mondo; Frediano Sessi, professore di Sociologia presso l’Università  di Brescia, storico e saggista; Carlo Saletti, direttore scientifico dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea.
Sala conferenze Casa del Mantegna.

MUSICA IN DIFFUSIONE
sabato 28 agosto alle ore 21 installazione musicale  LIVE SOUNDS OF FREEDOM TO BEUYS”di Massimo Pirotti, musiche, luci e arte nella Casa e nel Giardino del Mantegna.

VISITE GUIDATE
PER GRUPPI E FAMIGLIE
Nei weekend saranno possibili visite guidate GRATUITE in mostra per gruppi e famiglie: prenotazione al numero 3474533449
PER IPOVEDENTI
Visite per ipovedenti: prenotazione al numero 3474533449. Si forniscono lenti speciali

Per informazioni : 347 4533449, associazione.flangini@gmail.com ,  e www.associazioneflangini.eu
Infopoint Mantova 0376432432 – info@turismo.mantova.it – www.turismo.mantova.it
                                                                  FB Associazione Culturale Giuseppe e Gina Flangini

Scheda tecnica
Titolo mostraJoseph Beuys. Il Tamburo dello Sciamano – Opere Multipli Video e Documenti.
A cura di:              Antonio d’Avossa
Promossa da:      Provincia di Mantova – Associazione Flangini
Patrocinio di        Regione Lombardia
Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania a Milano
Goethe-Institut Mailand
Associazione Mantovani nel Mondo
Associazione Lombardi nel mondo
Associazione Culturalmente&Musicalmente
Con il Sostegno di: Fondazione Cariplo e di Collectibus srl Società Benefit
Realizzata da:      Organizzazione Flangini

Sede: Mantova, Casa del Mantegna
Indirizzo: via Giovanni Acerbi, 47 – 46100 Mantova
Periodo di apertura: dal 19 giugno al 29 agosto 2021
Inaugurazione: venerdì 18 giugno 2021, ore 18.00. Saranno presenti il Presidente della Provincia Beniamino Morselli e la Console Generale della Repubblica Federale di Germania a Milano in carica, Tatjana Schenke-Olivieri
Orari:
Mercoledì e giovedì, 10.00-12.30 / 15.00-19.00
Venerdì e sabato, 10.00-12.30 / 15.00-22.00
Domenica, 10.00-19.00
Aperto anche il 15 agosto
INGRESSI LIBERI PER TUTTI GLI EVENTI NEL RISPETTO DELLE NORMATIVE COVID
I visitatori potranno appendere alla quercia, come “foglie” colorate, i biglietti dei DESIDERI DELLA NATURA, I SUOI PENSIERI, LE SPERANZE, LE DELUSIONI.
Volume: “Sette letture e una conversazione” di Antonio d’Avossa, edito per la mostra da Silvana Editoriale, Milano.
Giornale” BEUYS PER TUTTI” introduttivo alla mostra.

EVENTI COLLATERALI  
(calendario consultabile su www.casadelmantegna.it e www.associazioneflangini.eu)
tutti gratuiti nel rispetto delle normative COVID
Una giovane quercia in memoria delle 7000 querce di Kassel  I visitatori potranno  recarsi nel Giardino del Mantegna  e appendere alla quercia piantumata  i foglietti  dei DESIDERI DELLA NATURA, I SUOI PENSIERI, LE SPERANZE, LE DELUSIONI.

Symposium online con relazioni e interventi  studiosi e testimoni con introduzione e presentazione del curatore, prof. Antonio d’Avossa. ( Per data e informazioni consultare www.casadelmantegna.it)

Incontri con il pubblico
-sabato 24 luglio ore 19 incontro dedicato alrapporto di Beuys con arte, ambiente, scienza e natura. Sala Conferenze Casa del Mantegna.
– sabato 28 agosto  ore 19 incontro dedicato ad indagare i rapporti politici e sociali nell’opera di Joseph Beuys  interverranno Antonio d’Avossa, Frediano Sessi e Carlo Saletti
Sala Conferenze  Casa del Mantegna.

•Musica in diffusione
sabato 28 agosto  ore 19installazione musicale  “LIVE SOUNDS OF FREEDOM TO BEUYS”di Massimo Pirotti, musiche, luci e arte nella Casa e nel Giardino del Mantegna.
I visitatori potranno appendere alla quercia, come “foglie” colorate, i biglietti dei DESIDERI DELLA NATURA, I SUOI PENSIERI, LE SPERANZE, LE DELUSIONI.

Visite guidate e percorsi  nella natura
-Visite guidate GRATUITE in mostra per gruppi e famiglie nel weekend: prenotazione al numero 347 45 33 449.
-Visite per ipovedenti: prenotazione al numero 3474533449. Si forniscono lenti speciali.
-Percorsi NELLA NATURA,  ispirati ai temi presenti in mostra, con “immersione” nella natura, nel paesaggio lacustre del Lago Superiore e fluviale mantovano, organizzati in collaborazione con la Cooperativa Alkémica.
Per info e prenotazione: www.alkemicaonline.it/eventi-alkemica/.

Per info: 347 45 33 449 – associazione.flangini@gmail.com – www.associazioneflangini.eu e www.casadelmantegna.it infopoint  Mantova  0376432432 – info@turismo.mantova.it – www.turismo.mantova.it
FB Associazione Culturale Giuseppe e Gina Flangini
Ufficio stampa: Francesco Mastrorizzi | cell. 347 1241178 | e-mail: info@francescomastrorizzi.it _                                   Alessandra Ferrari   Uff. Stampa e Comunicazione Provincia alessandra.ferrari@provincia.mantova.it,  0376432432
FB

Biografia di Beuyss
Joseph Beuys (Krefeld 1921 – Düsseldorf 1986) è stato un pittore, scultore e artista tedesco. È universalmente riconosciuto come uno degli artisti europei più importanti e rivoluzionari del secolo scorso.
Dalle prime esibizioni dove ha esplorato il ruolo dell’artista come sciamano, Beuys ha impegnato il suo pubblico in modo provocatorio, senza precedenti, invitando l’arte ad essere genuinamente umana e utile per un cambiamento rivoluzionario che poteva attuarsi per mezzo di una “scultura sociale”; in un progetto creativo che ha sfumato i confini tra arte e vita, Beuys ha creato oggetti, azioni, installazioni, sculture e disegni che sfidano le nostre nozioni tradizionali ed estetiche di arte e creatività.
La natura profondamente sperimentale del suo lavoro ha permesso all’artista di essere considerato come uno dei padri fondatori dell’avanguardia tedesca ed europea; fu professore di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf e definì la sua pratica pedagogica come “la sua opera d’arte più importante”.  Slogan come “La rivoluzione siamo Noi”, “Ogni uomo è un artista”, “Arte = Capitale” e “Difesa della Natura” sono da considerare parte costante del suo lavoro creativo. Inoltre sua influenza continua a risuonare, come un tamburo, ancora oggi con una nuova generazione di artisti.
Le sue opera sono presenti in numerose e prestigiose collezioni e sono  state esposte in tutto il mondo, tra gli altri:  Guggeneheim Museum, New York ; Museum of Contemporary Art, Chicago; Walker Art Center, Minneapolis; Hamburger Bahnhof, Berlino; Centre Pompidou – Musée National d´Art Moderne, Parigi; Museo d’arte moderna e contemporanea, Bolzano; National Museum of Contemporary Art Korea, Seul; Kunsthalle Fridericianum, Kassel; Deutsche Guggenheim, Berlino; Museum of Contemporary Art, Sydney; MoMA – Museum of Modern Art, New York; Singapore Art Museum, Singapore; MUMOK Museum Moderner Kunst, Vienna; Museu d´Art Contemporani de Barcelona – MACBA, Barcellona; S.M.A.K. – Stedelijk Museum voor Actuele Kunst, Gent; Peggy Guggenheim Collection, Venezia; National Museum of Contemporary Art – EMST, Atene; MARTa Herford, Herford; Museo d’arte contemporanea Castello di Rivoli, Torino; Museum of Contemporary Art Belgrade, Belgrado; Stedelijk Museum, Amsterdam; National Museum of Contemporary Art (MNAC), Bucarest; Tate Modern, Londra; Kunsthaus Zurich, Zurich; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid; Centre d’Art Santa Monica, Barcellona; Museo di Stato, Repubblica di San Marino; SESC Pompeia, San Paolo; MAM -Museo d’arte Moderna, Salvador de Bahia; MAX Museo, Chiasso CH; Museo Nacional de la Estampa, Città del Messico; Palazzo delle Albere-MART, Rovereto e Trento; Rocca Paolina, Perugia; Hessischen Landesmuseum, Darmstadt; Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf

Casa del Mantegna
La data di nascita della casa del Mantegna, una dimora quale nessun altro artista a lui contemporaneo poteva permettersi di realizzare, risale al 18 ottobre 1476. Il terreno su cui edificarla, donatogli da Ludovico Gonzaga, costituiva forse il premio per il compimento degli affreschi della Camera degli Sposi. Su quel terreno Andrea Mantegna innalzò un palazzo di due piani, concepito su una pianta quadrata, nel cui centro si iscrive il cortile circolare. La sua cultura antiquaria, e probabilmente qualche colloquio con Alberti, lo indussero a realizzare, nel linguaggio dell’umanesimo architettonico, un edificio residenziale in cui – evidente richiamo alla domus romana – l’atrium diviene un cortile attorno al quale si dispongono gli ambienti adiacenti. All’esterno, le facciate, originariamente dipinte, sono prive di ordini; questi compaiono invece nel cortile, in una introversione adattata alle altezze ridotte in uso nell’edilizia privata settentrionale.
La casa non è solo un raro esemplare di edificio quattrocentesco: essa interpreta anche il desiderio di realizzare un meccanismo di autorappresentazione e di autolegittimazione, che rimanda ad un artista aggiornato sui precetti esposti da Alberti nel De pictura, padrone della geometria e della prospettiva, attento alla poesia e alla letteratura, un artista che si pone come antiquarius e cortegiano. In questa direzione si comprende bene anche la scritta ab Olympo, posta su uno degli architravi di un portale del cortile: è un’attestazione di fierezza in cui riecheggia soprattutto la memoria dell’antica bottega di Fidia ad Olimpia, sulle cui pietre il fulmine di Zeus aveva inciso il riconoscimento della grandezza. Per Mantegna la casa diventa dunque rappresentativa contemporaneamente della fama, dello status, e del dono divino dell’ingegno: autoritratto dell’uomo e dell’artista, fu da lui stesso destinata ad entrare nel numero delle opere che contribuiscono a tramandarne lo straordinario magistero.

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