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Tra realtà e finzione. Giuseppe Flangini 1898-1961

Palazzo Imperiale, Innsbruck

Palazzo Imperiale (Kaiserliche Hofburg), Innsbruck 17 aprile – 15 giugno 2008

Il Palazzo Imperiale di Innsbruck, negli spazi della Barockkeller, ospita la mostra “Tra realtà e finzione. Giuseppe Flangini 1898-1961”: sessanta opere tra oli e disegni a cui si aggiungono oggetti provenienti dall’atelier dell’artista.

L’esposizione, che ricostruisce il percorso artistico di Giuseppe Flangini, dalle origini veronesi fino ai soggiorni a Ostenda e Bruges, è stata organizzata dal Palazzo Imperiale, dall’Istituto Italiano di Cultura di Innsbruck e dall’Associazione Culturale Flangini e inaugurata dal sindaco della città, Hilde Zachl.

La città austriaca, che peraltro ospiterà a giugno gli europei di calcio, darà ai suoi numerosi visitatori la possibilità di prendere visione delle straordinarie opere di Giuseppe Flangini fino al 15 giugno nei suggestivi spazi barocchi di Palazzo Imperiale.

Poter realizzare, per la prima volta ad Innsbruck, una mostra di un importante rappresentante del XX secolo della pittura italiana in Norditalia significa aprire una porta nuova su mondi europei distanti tra loro. […] L’artista Giuseppe Flangini è l’esempio vivente dello sviluppo dell’arte italiana in senso europeo, e questo non solo nel campo della pittura. L’esposizione ad Innsbruck ci fa conoscere lo sviluppo di Flangini come pittore, ma l’uomo e l’artista hanno anche altre sfaccettature: l’insegnante, l’illustratore di libri, il ceramista, il drammaturgo, lo scenografo. L’amore di Flangini per il teatro si ritrova anche in alcune opere pittoriche. In questa mostra, tra le altre tele, vengono esposti alcuni Arlecchini, famosi personaggi flanginiani. […] Ma i suoi arlecchini, anche per l’influsso della tradizione nordica, non hanno più i caratteri della commedia dell’arte. La vivacità, i lazzi ricchi di inventiva sono andati persi per sempre. Ci troviamo davanti una figura stanca, distrutta, sola. E qualche volta la maschera tradisce tratti del viso di Flangini. Un presagio di vuoto e inutilità di ogni ricerca, di ogni sforzo a proseguire? Improvvisamente la morte nel 1961 doveva porre fine al continuo viaggio di ricerca dell’artista.

Ester Caiani – Istituto Italiano di Cultura in Innsbruck

BREVE BIOGRAFIA. Giuseppe Flangini (Verona, 1898-1961)

Dalla città natale, in cui avvertiva fortemente l’influsso della cultura mitteleuropea, l’artista si era trasferito verso la fine della seconda guerra mondiale a Milano, dove il cerchio degli intellettuali mostrava maggior interesse per l’arte francese e fiamminga. In realtà già negli anni venti- trenta Flangini si era sentito attratto verso il Nordeuropa, in particolare dai Paesi Bassi e le Fiandre, dove frequentava James Ensor, e dalla Francia e la Vallonia, dove  poté scoprire paesaggi nuovi come le regioni dell’industria pesante, delle miniere di carbone, del mondo dell’emigrazione. Dopo la seconda guerra mondiale, continuarono in Italia  le sue frequentazioni  con Carlo Carrà, Aligi Sassu, Giuseppe Migneco, ma erano le correnti artistiche europee a destare il suo interesse e Flangini con grande curiosità visitava i musei di Parigi, Bruxelles, Bonn, Monaco. All’inizio di un nuova ricerca verso l’astrattismo, morì improvvisamente  a Verona per avvelenamento da colore

Informazioni

Data: giovedì 17 aprile 2008 – domenica 15 giugno 2008

Orario: ore 09.00 – 17.00

Luogo: Barockkeller der Kaiserlichen Hofburg zu Innsbruck – Rennweg 1

Organizzato da: IIC Innsbruck, Associazione Giuseppe Flangini

In collaborazione con: Palazzo Imperiale Innsbruck

Per informazioni e prenotazioni: IT +39 3474533449     A +43 (0)512 583373

Catalogo in mostra  a cura di Elisabetta Flangini, con l’intervento critico di Francesco Butturini. Edizioni Lucini Libri, Milano

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